PASSAGGI. Vincenzo Agnetti, Vittorio Garatti, Davide Nido e Attraverso Brera
Il titolo richiama alla memoria i “Passages” di Walter Benjamin e, in particolare, la sua idea di “costellazione” di frammenti, oggetti eterogenei nello spazio e nel tempo. L’esposizione si svolge al primo piano del Palazzo della Permanente: il salone principale è suddiviso in tre isoleche ospitano altrettanti omaggi dedicati a Vincenzo Agnetti (1926-1981), Vittorio Garatti (1927) e Davide Nido (1966-2014). La Sala Atelier ospita invece un’esposizione collettiva – “Attraverso Brera” – dedicata a una ristretta selezione di giovani artisti che si sono formati a Brera, o che sono comunque transitati attraverso l’Accademia. Di Vincenzo Agnetti viene esposta una serie di lavori che il grande artista milanese ha dedicato alle varie relazioni dell’opera d’arte con il tempo. “Meridiana. Tempus mentis”, le raffinate opere su carta di “Tempo-azioni”, sino a una selezione di quattro “Assiomi” dedicati al tempo dell’opera o agli “istanti tempo”.
Mostra del Bice Bugatti Club in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera e Museo della Permanente di Milano
Vittorio Garatti “L’auto generazione di un progetto: Cuba, scuole d’arte per il terzo mondo” è il titolo della mostra realizzata mediante progetti e documenti fotografici relativi alla sua fondamentale opera architettonica dedicata alla Escuela Nacional de Arte (Scuola di Musica e di Ballo) a Cuba, l’Havana (1961-1965). Le scuole nazionali d’arte di Cuba nascono dalla volontà di Fidel Castro e di Che Guevara di creare un luogo per la formazione artistica dove ospitare le culture di Asia, Africa e Latino America. Le opere di Garatti, le Scuole di Balletto e di Musica, sono il risultato di un processo di analisi del contesto culturale, storico, geografico, sociale, politico e artistico che ha portato all’auto generazione delle sue architetture. Per Garatti (diplomatosi a Brera) non esiste la creazione in “stile”, la forma deve arrivare il più tardi possibile, ed è la risultante delle analisi condotte che permettono di arrivare a un prodotto nuovo, unico, irriconoscibile dall’artista stesso, un linguaggio innovativo che necessita di tempo per poter essere capito. Questa esposizione vuole mostrare il processo creativo che ha portato alla realizzazione di un’opera unica nel suo genere.
Davide Nido è stato un artista legato a Brera, sia come studente (sotto l’insegnamento di Luciano Fabro), che come professore, a partire dal 1999. La sua prematura scomparsa a soli 48 anni ha interrotto una brillante carriera artistica, testimoniata da numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. In mostra sarà presente una ristretta, ma significativa, selezione di opere di questo artista-docente di Brera, che spaziano dal 2004 al 2014.
Attraverso Brera, infine, si propone come una piccola rassegna collettiva di quei giovani artisti che hanno attraversato Brera. Il legame con l’Accademia, inteso sia in senso spaziale (luogo), che temporale, assume in questo caso il valore di testimonianza esemplare; qualcosa di non definibile esattamente, ma che corrisponde a una sorta di aura di un luogo che insieme alla sua contemporaneità trasporta con sé una costellazione complessa di storia e di mutevole presente.
Coordinamento e progettazione critica
Vincenzo Agnetti, Attraverso Brera
Biennio specialistico “Visual Cultures e pratiche curatoriali”, Accademia di Brera, Out 44
Vittorio Garatti
Arch. Christian Zecchin
Davide Nido
Accademia di Belle Arti di Brera, Prof. Dany Vescovi, Leonida De Filippi; courtesy Galleria Bonelli, Milano.